I traumi oculari sono incidenti che accadono di frequente ai bambini: in caso di ferite oculari, bisogna fare attenzione e intervenire tempestivamente, per evitare al bambino problemi visivi.
Sia perché per loro il mondo è esplorazione e non c’è consapevolezza e distinzione tra cosa sia pericoloso e ciò che non lo è, il 50% dei ricoveri per trauma oculare riguarda i bambini tra i 5 e i 10 anni, in particolare maschi a partire dai 3 anni. Accadono in ordinarie situazioni quotidiane, nel gioco, nello sport, a causa dell’utilizzo improprio di un oggetto, e possono a volte compromettere anche la vista.
Facciamo distinzioni…
Innanzitutto, è doveroso distinguere, anche per la gravità, le contusioni, ovvero i traumi semplici che riguardano la parte esterna dell’occhio (la classica pallonata), dai traumi perforanti, causati da corpi estranei che arrivano a danneggiare la cornea e la congiuntiva dell’occhio, e talvolta anche il bulbo oculare. I traumi oculari possono avvenire anche per maltrattamenti. Infatti, nei bambini sotto i 2 anni, si riscontra una particolare emorragia all’occhio che negli Stati Uniti è chiamata “Shaken Baby Syndrome” (sindrome del bambino scosso).
I traumi oculari sono, in ogni caso, facilmente prevenibili in età pediatrica semplicemente con paraspigoli, spigoli arrotondati per i mobili della camera del bambino, evitando che venga a contatto con oggetti, piccoli o grandi, contundenti e anche con sostanze irritanti. Dunque, i giocattoli scelti dovranno sempre essere appropriati all’età del bambino.
Come agire in caso di trauma?
Quando si verifica un trauma all’occhio di un bambino, la palpebra colpita può gonfiarsi: l’intervento di primo soccorso consiste, allora, nell’applicare del ghiaccio per almeno 20 minuti; se il dolore è molto forte, si può somministrare del paracetamolo. Nel giro di due settimane, senza particolari trattamenti, anche l’eventuale occhio nero, o le piccole emorragie nella parte bianca scompariranno poco a poco.
L’intervento del medico è insostituibile nei seguenti casi: per apporre punti di sutura nel caso di pelle lacerata; se la palpebra è tagliata, se il bambino vede doppio o non riesce ad alzare lo sguardo, se vi è sangue dietro la cornea, o se la dinamica dell’incidente è avvenuta a forte velocità.
Nel caso in cui il trauma sia causato da un corpo estraneo, come sabbia o pulviscolo, nell’immediato si deve lavare l’occhio abbondantemente con acqua fresca per poi essere visitati da uno specialista. Talvolta, può accadere che si incastrino nella cornea dei corpi estranei: in base all’età del piccolo paziente, si può decidere tra un intervento in sala operatoria o da sveglio per la rimozione del frammento causa del dolore.
Nel caso di graffi superficiali, oltre al lavaggio, si possono applicare pomate antibiotiche che favoriscono la cicatrizzazione. Un trauma da impatto, che causi il distacco della retina, può compromettere la vista: a seconda di dove si sia distaccata sarà più o meno urgente l’intervento di uno specialista.
In ogni caso, mai sottovalutare un trauma all’occhio, anche se la reazione non è allarmante e immediata.
