La scoliosi è una deviazione vertebrale che si manifesta con una inflessione laterale accompagnata da una rotazione delle vertebre.
Differenti sono i tipi di scoliosi a seconda dell’età di insorgenza e della causa.
Scoliosi infantile e giovanile
A seconda dell’età di insorgenza si distingue la scoliosi infantile, che insorge in un’età compresa tra 1 e 7 anni, la scoliosi giovanile, che si manifesta tra 7 e 10 anni, e la scoliosi dell’adolescenza, 10-15 anni.
Inoltre, a seconda della causa della malattia, identifichiamo la scoliosi idiopatica – che costituisce la tipologia più frequente, con un 75% di casi riscontrati- la congenita, la neurologica e la sindromica.
Le scoliosi infantili sono una malattia poco frequente ma molto aggressiva in età pediatrica poiché un bambino con scoliosi infantile può avere già a due anni una scoliosi vertebrale di 60°-80° che peggiora con il tempo.
Infatti, il ritmo di peggioramento è direttamente proporzionale al ritmo di crescita. La velocità di crescita di un bambino di 2-3 anni è molto più rapida di quella di un ragazzo di 13, di conseguenza la scoliosi infantile peggiora in tempi più rapidi. Questo spiega perché una scoliosi infantile se non trattata può raddoppiare la sua gravità anche in meno di un anno.
Come curare la scoliosi
Fondamentale per curare la scoliosi è una buona diagnosi da parete di ortopedici specializzati in tempi brevi e l’utilizzo di sistemi idonei a bloccarne il peggioramento.
Esistono due tipi di cure: quelle chirurgiche e quelle non chirurgiche.
Cure non chirurgiche:
Prevedono l’utilizzo di busti correttivi proporzionati in relazione alle dimensioni dei piccoli bambini. Nei casi con una tendenza più marcata o di entità elevata, si ricorre all’esecuzione di gessi correttivi in narcosi. Questi gessi riportano la scoliosi ad entità minori in via preliminare, passando poi all’applicazione di corsetti rimovibili. La cura è lunga perché si estende fino alla fine della crescita. Le percentuali di successo con questo sistema di cura si aggirano intorno al 30%. Nel restante 70% dei casi il peggioramento della curva progredisce nonostante le cure e raggiunge livelli di 60°-80°, talvolta in età molto precoce (3-5 anni). In questa situazione è consigliato l’intervento chirurgico.
Trattamento chirurgico:
Il trattamento chirurgico nella scoliosi infantile consiste nell’applicazione di strumenti correttivi della scoliosi senza eseguire il blocco definitivo delle vertebre. Poiché la colonna vertebrale termina il suo accrescimento intorno agli 11 anni, eseguire il blocco delle vertebre a 3-5 anni produrrebbe l’arresto dello sviluppo con la produzione di un tronco corto e sproporzionato rispetto alla lunghezza delle gambe. Di conseguenza l’intervento nelle scoliosi infantili deve prevedere degli allungamenti progressivi delle barre di titanio applicate via via che il bambino cresce, in modo da mantenere la scoliosi sotto controllo e con una percentuale di gravità idealmente fra i 20° e i 40°. Questo schema di cura, fino a un recente passato, necessitava di allungamenti in media 2 volte l’anno, ma per fare questi allungamenti bisognava eseguire ogni volta un piccolo intervento con un’anestesia e un ricovero.
Attualmente alcuni centri di eccellenza adottano un nuovo sistema di allungamento mini-invasivo mediante l’utilizzo di dispositivi che permettono di eseguire allungamenti senza dover ricorrere ogni volta alla chirurgia.