La rieducazione tubarica del logopedista contro l’otite media
La tuba di Eustachio, corta ed angolata rispetto agli adulti, riesce male a drenare il catarro che si forma nell’orecchio medio. Se il muco ristagna, il bambino ci sente di meno e tutto ciò avviene in un periodo di crescita cruciale per l’apprendimento.
L’otite media è molto frequente nei bambini e, benché sia un problema transitorio, per il fatto che può scatenarsi in un periodo fondamentale per la crescita, nell’età in cui il bambino apprende il linguaggio e si confronta con gli altri attraverso le esperienze scolastiche, richiede un intervento repentino affinché sia guarita presto e bene. Una prima visita otorinolaringoiatrica potrà chiarire la diagnosi e con l’intervento del logopedista si potrà valutare la necessità di una riabilitazione.
La rieducazione tubarica
Contro l’otite media si pone in essere la rieducazione tubarica, un trattamento logopedico, che consiste nell’allenare i muscoletti di cui è composta la tuba di Eustachio, al fine di migliorare la sua capacità di aprirsi e permettere, così, di liberare le orecchie dal ristagno del muco e del catarro, fastidio molto frequente nei bambini per l’anatomia della tuba in età pediatrica. Oltre ai lavaggi nasali, andranno eseguite regolarmente alcune particolari manovre per provare la stessa sensazione di quando si sale in montagna o in aereo e si sentono le orecchie “stappare” letteralmente. Queste azioni sono: deglutire, tossire, starnutire. Ci sono poi degli esercizi fortemente consigliati, da eseguire per cinque minuti al giorno, a meno che il bambino non soffra di otite acuta, di cui forniamo brevi esempi.
Guarire giocando
Fare le linguacce, in questo caso, sarà consentito, perché tirare fuori la lingua il più possibile fino al mento, aiuterà il bambino ad aprire la tuba di Eustachio. Anche inscenare un finto sbadiglio, aprendo la bocca il più possibile, schioccare la lingua concorre al raggiungimento dello scopo. Altri esercizi contemplano questi passaggi: chiudere una narice col pollice, inspirare con la narice libera, chiudere la narice che ha inalato con l’indice, liberare la narice prima chiusa espirando violentemente. E ancora: inspirare, chiudere il naso con le dita e la bocca, soffiare senza far uscire aria né dal naso né dalla bocca come se si volesse soffiare per finta.

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