MICI Malattie infiammatorie croniche intestinali
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) sono divise in tre entità patologiche caratterizzate da infiammazione cronica della mucosa intestinale
- Colite ulcerosa (CU)
- Morbo di Crohn (MC)
- MICI non classificata
Colite Ulcerosa
L’infiammazione interessa esclusivamente il colon, coinvolge la mucosa e la sottomucosa e si diffonde per continuità a partenza dal retto. Talvolta nei bambini il retto viene risparmiato.
Morbo di Crohn
L’nfiammazione interessa qualsiasi tratto del tubo digerente dalla bocca all’ano, coinvolgendo tutti gli strati della parete delle viscere.
MICI non classificata
Questo termine è riservato a quei casi con aspetti anatomopatologici comuni in entrambe le patologie, quindi pazienti con evidenza diagnostica di MICI ma non tale da consentire una diagnosi definitiva di CU o di MC, mentre il termine Colite indeterminata è riservato a quei casi con reperti chirurgici che presentano alcuni aspetti anatomo-patologici comuni ad entrambe le patologie.
QUANTO È FREQUENTE IL PROBLEMA
Negli ultimi anni si è osservata, anche in Italia, una incidenza in aumento di tali patologie in età pediatrica, con prevalenza del MC sulla CU.
Il 25% esordisce nella seconda decade di vita ma ci sono casi di esordio precoce, entro la prima decade di vita.
ESISTE UNA PREDISPOSIZIONE?
Studi su larghe popolazioni di pazienti affetti da MICI hanno evidenziato che circa l’11% ha un familiare di I grado affetto da tali malattie.
SINTOMI
Si distinguono in sintomi intestinali ed in sintomi extraintestinali.
I sintomi intestinali di riscontro più frequenti sono: diarrea cronica o recidivante con o senza sangue macroscopico, diarrea acuta, dolori addominali spesso crampiformi, sensazione di stimolo evacuativo spesso doloroso non seguito da evacuazione (tenesmo), nausea, vomito.
I sintomi extraintestinali più frequenti sono: arresto/ritardo della crescita pondo-staturale e dello sviluppo, anemia, febbri ricorrenti.
Inoltre possono essere presenti sintomi dell’apparato osteoarticolare come artrite, artralgie, artrite migrante, spondilite anchilosante, sacroileite; manifestazioni oculari come iridociclite, sclerite, episclerite, coroidite, congiuntivite e manifestazioni cutanee (eritema nodoso, pioderma gangenoso, piodermite).
COME VENGONO DIAGNOSTICATE
La diagnosi si basa sulla storia clinica, gli esami di laboratorio, esami radiologici, esami endoscooci e istologia.
Esami di laboratorio
- Emocromo con formula, enzimi epatici, indici di infiammazione (VES, PCR), sideremia, markessierologici (pANCA e ASCA)
- Coproculture per escludere una diarrea infettiva (raccomandabile la ricerca della tossina del CI difficile in tre campioni di evacuazione diverse)
- Calprotectina fecale
- Nei pazienti di età inferiore ai 2 anni si effettuano ulteriori indagini immunologiche e test allergometrici per escludere coliti da immunodeficienza primaria o coliti allergiche
- Dosaggio della IL-10 in caso di pazienti di età inferiore a un anno
Indagini rediologiche
- Ecografia addominale. Serve ad evidenziare eventuale aumento dello spessore della parete intestinale e la sua vascolarizzazione, la presenza di versamenti e/o ascessi e di eventuale ingrossamento dei linfonodi mesenterici.
- TAC ed Entero RMN. Servono per la valutazione dello stato della parete intestinale, l’identificazione di condizioni patologiche extraluminali/extraintewstinali (versamneti, ascessi, fistole, stato del grasso mesenterico e valutazione della estensione delle lesioni). Possibilità di controllare con tali metodiche le parti intestinali non raggiungibili con l’endoscopio.
COME SI CURANO?
Esofago gastro duodenoscopia e pancolonoscopia con ileoscopia retrograda con biopsie. Tali esami insieme all’istologia rappresentano il goal nella diagnosi delle MICI.
In caso di negatività di tali esami e nel sospetto fondato di una MC è consigliabile (Oltre alla TAC e l’entero RM) esame con la videocapsula che permette di visionare i tratti del piccolo intestino non raggiungibili dalle’endoscopio.
La diagnosi di MICI non si deve basare sull’esito di una sola indagine, ma sulla valutazione complessiva dello stato clinico e dei risultati dei diversi esami laboratoristici e strumentali.
Congiuntiviti
Ci sono a disposizione varie strategie terapeutiche mediche e chirurgiche.
I farmaci più comunemente usati nella terapia delle MICI sono: la mesalazina, gli steroidi (sia sistemici che topici), gli immunosoppressori, i farmaci biologici, secondo il tipo della malattia, la gravità e l’estensione. In età pediatrica, soprattutto se vi è una compromissione dello stato nutrizionale, viene usata anche la terapia nutrizionale con dieta polimerica per le sue proprietà anti-infiammatorie e nutrizionali.
Nei casi gravi (soprattutto nei casi di MC) può essere necessario un periodo di riposo intestinale durante il quale il paziente viene nutrito con una nutrizione artificiale per via endovenosa centrale.
La chirurgia trova il suo ruolo nella bonifica e/o ascessi, nel trattamento delle stenosi intestinali (stritturoplastica o resezione dei tratti stenotici), e nei casi refrattari al trattamento medico (colectomia).
fonte: a cura di: Dott. Giuliano La Torre – in collaborazione con: Bambino Gesù Istituto per la Salute
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