l’otite media acuta, dopo il raffreddore la malattia infettiva più diffusa nei bambini.
Banale è la causa, fastidiosa la conseguenza: parliamo di otite, e nella fattispecie quella esterna, che soprattutto in estate, complici i prolungati bagni, le immersioni in acque non troppo pulite e l’esposizione a situazioni di umidità, colpisce le orecchie, causando prurito nel canale uditivo, gonfiore e arrossamento dell’orecchio esterno, e talvolta anche l’abbassamento dell’udito. Si tratta, nello specifico, di un’infezione del condotto uditivo causata da diversi tipi di batteri o funghi presenti in acqua o da una pulizia non adeguata delle orecchie.
Dall’acqua all’igiene personale: situazioni da non sottovalutare
I microorganismi infettivi presenti nell’acqua e che entrano nel condotto uditivo sono i responsabili primari dell’insorgere dell’otite, che in questo caso può manifestarsi anche qualche ora o alcuni giorni dopo il contatto con l’acqua. Anche la pulizia delle orecchie, se condotta con troppa energia, con cotton-fioc oppure con oggetti taglienti, può provocare piccoli traumi alla pelle del condotto e creare, involontariamente, un passaggio diretto di batteri e funghi all’interno dell’orecchio.
Cure specifiche
Molte delle infezioni da batterio si curano con trattamenti antibiotici e antiinfiammatori locali. Se causate da funghi, presenti nelle acque poco pulite delle piscine, converrà consultare uno specialista, come in tutti quei casi in cui il dolore persiste insieme al prurito e alla fuoriuscita di liquido dall’orecchio. Le infezioni più complesse prevedono l’assunzione di farmaci per via orale da sette a dieci giorni. In alcuni soggetti (persone più anziane, diabetici, immunodepressi) l’otite esterna può evolversi in otite necrotizzante, che può essere potenzialmente letale e che si manifesta con paralisi oculare o facciale, sordità e vertigini.
Prevenire si può!
Durante il bagno si possono utilizzare tappi modellabili in silicone per evitare che l’acqua entri nelle orecchie; nel caso in cui ciò sia avvenuto, bisogna fare in modo che l’acqua esca, inclinando la testa su un lato; asciugare bene le orecchie con un asciugamano pulito è l’indispensabile mossa successiva. Ancora meglio se, in estate particolarmente, ci si sottopone a una visita dall’otorino per liberare il condotto uditivo da secrezioni che favoriscono lo sviluppo di germi.