L’importanza della prevenzione cardiovascolare nel bambino
I difetti cardiaci congeniti sono problemi inerenti la struttura del cuore e sono presenti sin dalla nascita. Questi difetti possono coinvolgere le pareti interne del cuore, le valvole interne o le arterie e le vene che portano sangue al cuore o fuori da esso.
Un quinto dei decessi improvvisi che interessano i bambini italiani di età inferiore ai 13 anni è causato dal cuore. Solo nel 10-15% dei casi la morte è causata dagli sforzi profusi durante un’attività fisica, mentre per il 90% dei casi il decesso è riconducibile a cause che sarebbero state facilmente individuabili con una prevenzione adeguata, a partire dal più semplice elettrocardiogramma. Infatti, è recente la raccomandazione di far sottoporre i bambini a questo esame anche per l’attività non agonistica, in quanto per qualunque attività sportiva non è possibile per un medico dichiarare l’idoneità del bambino se non con referti cardiologici stringenti e comprovanti il buono stato di salute. Attività sportiva o no, questi esami sono così importanti che andrebbero sostenuti già nei primi mesi di vita dei bambini.
Prevenzione: con il cuore non si scherza!
Il cuore di un bambino inizia a battere appena 22 giorni dopo il concepimento e via via cresce e si rafforza. Già a livello fetale si possono sviluppare difetti cardiaci che sono valutabili attraverso esami da porsi in gravidanza e tanto più dopo la nascita.
La visita cardiologica pediatrica valuta le condizioni cardiovascolari del piccolo paziente a partire dall’analisi dell’attività cardiaca. Molti bambini presentano il cosiddetto “soffio innocente”, un suono anomalo provocato dal flusso di sangue nel cuore, che risulta dall’ascoltazione, e che nella maggior parte dei casi non è pericoloso per la salute. In caso contrario, il cardiologo effettuerà l’ecocolordoppler al fine di escludere la presenza di cardiopatie.
Elettrocardiogramma ed ecocardiografia: cosa sono?
La visita prosegue con la misurazione della pressione arteriosa, e certamente con un elettrocardiogramma e un’ecocardiografia, primi esami diagnostici cui sottoporre i bambini utili per confermare o rigettare un sospetto di cardiopatia. Non sono invasivi e informano della presenza di aritmie e anomalie, per poi, eventualmente, procedere con esami più approfonditi come l’ecocardiogramma, che analizza la struttura del cuore.
L’elettrocardiogramma fornisce dati importanti: la frequenza cardiaca (numero di battiti al minuto), la regolarità del ritmo, la contrazione regolare o meno degli atri e dei ventricoli, lo spessore della muscolatura atriale e ventricolare.
L’ecocardiografia è in grado di fornire informazioni precise riguardo l’anatomia del cuore (dimensioni e forma) e la funzionalità delle cavità e delle valvole, riuscendo attraverso gli ultrasuoni a fornire l’immagine del cuore. Inoltre, questo esame può rilevare eventuali lesioni, o parti del cuore non raggiunte da un flusso di sangue sufficiente.
Le morti improvvise, con la specifica prevenzione, non potranno che diminuire.

Dott.ssa Antonela Ciccarone
Cardiologo
