Fratture a legno verde
Il nome richiama proprio ciò che accade con un bastone di legno verde: a volerlo spezzare non si rompe del tutto, ma forma delle crepe perché le sue fibre sono ancora flessibili ed elastiche. Queste stesse caratteristiche sono proprie degli arti di un neonato e di un bambino, perché le ossa mantenendo la loro elasticità, con un trauma, possono ripiegarsi ma non rompersi, oppure l’osso non si spezza completamente ma solo per una parte del suo spessore. Ciò accade più frequentemente di quanto si possa immaginare: non indossare le opportune attrezzature quando si pratica sport o la cintura di sicurezza in automobile, e allo stesso tempo privilegiare una dieta povera di calcio sono dei fattori che non aiutano a prevenire questo tipo di problema.
Diagnosi e trattamento
La frattura a legno verde è di diagnosi difficile perché spesso non ha sintomi evidenti e non presenta i classici segni di un osso rotto come, ad esempio, la deformità tipica, ma allo stesso modo di una qualsiasi altra frattura richiede immobilizzazione per consentire all’osso di svilupparsi correttamente. In questi casi, è indispensabile sottoporsi a una radiografia, anche se le ossa molli del bambino non sono facilmente distinguibili, ed allora ricorrere ad un’ecografia o alla tomografia computerizzata potrà fornire maggiori informazioni circa lo stato del piccolo paziente. Dopo la diagnosi della frattura, oltre al paracetamolo per alleviare il dolore se presente, l’immobilizzazione viene disposta nei neonati con un semplice telo applicato sull’arto colpito per alcuni giorni e, man mano che l’età del paziente cresce, si può passare a tutori removibili, fino all’ingessatura nei bambini più grandi. Ad ogni modo, sia il gesso che il tutore possono essere rimossi in meno di tre o quattro settimane.
Nei bambini, infatti, le fratture guariscono molto più rapidamente che negli adulti e anche se in una posizione viziata, il difetto tende nella maggior parte dei casi a correggersi spontaneamente con la crescita. Una frattura può essere responsabile anche dell’arresto della crescita dell’osso e della sua deformità, qualora interessi la cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe, perciò è indispensabile l’intervento di uno specialista.

Dott. Antonio San Martino
Ortopedico Traumatologo
