L’ernia ombelicale è una condizione abbastanza frequente nei neonati e nei bambini ed interessa il moncone del cordone durante la fase di cicatrizzazione.
Come si riconosce l’ernia ombelicale
L’ernia ombelicale del neonato si presenta come un piccolo rigonfiamento in corrispondenza dell’ombelico, simile ad una pallina con dimensioni variabili che vanno da 1-2 cm fino ai 5. Anche varie settimane dopo la caduta del moncone ombelicale nella zona dell’ombelico potrebbe evidenziarsi un piccolo rigonfiamento, di consistenza morbida ed elastica, che scompare in seguito a una leggera pressione esercitata con il dito.
Le cause dell’ernia ombelicale
Nella parte più interna della cavità addominale anche dopo la nascita rimane un’apertura definita “anello ombelicale” che solitamente scompare entro poco tempo, non appena i muscoli addominali si siano rinforzati. Qui si trovavano anche i vasi sanguigni che, durante la gestazione trasportavano il nutrimento dalla madre al feto attraverso il cordone ombelicale. Qualche volta, però, questa piccola apertura stenta a richiudersi e così una piccola parte di intestino può affacciarsi verso l’esterno, creando la piccola sporgenza detta, appunto, ernia ombelicale che, a seconda dell’ampiezza dell’apertura dell’anello, sarà più o meno grande. Le sue dimensioni, poi, tendono a subire un momentaneo aumento in caso di sforzi da parte del neonato: per esempio durante le evacuazioni o in conseguenza di pianto convulso e prolungato.
Come si cura l’ernia ombelicale
Se l’anello ombelicale è ridotto, e conseguentemente il rigonfiamento non supera i 2 cm, sicuramente scomparirà entro poche settimane. Nel caso in cui l’ernia dovesse essere accentuata i pediatri comunque sconsigliano l’applicazione di cinture o cerotti di contenimento che potrebbero, oltre ad inibire il corretto sviluppo della muscolatura addominale del piccolo, favorire irritazioni cutanee. Si consiglia, pertanto, di limitarsi ad attendere che la natura faccia il suo corso.
Solo ed esclusivamente se l’ernia ombelicale non dovesse riassorbirsi dopo il primo anno di età, o addirittura non diminuire dopo i 4 o 5 anni, allora, si potrebbe rendere necessario un intervento chirurgico. E’ comunque un’eventualità rara, come ancora più remota è la possibilità di uno strozzamento dell’ernia.
Sarà comunque il pediatra a consigliare la scelta più giusta, valutando ogni singolo caso.