COMPRENDERE TUTTI I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO È FONDAMENTALE PER INDIVIDUARE CORRETTAMENTE POSSIBILI CASI DI DSA.
Le percentuali di bambini affetti da DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), sono cresciute dal 0,7% al 2,1% negli ultimi anni sul territorio italiano. Gli esperti si dividono tra chi crede che i dati siano gonfiati dal pressapochismo con il quale viene diagnosticato il problema, e chi invece crede addirittura che la percentuale possa essere ben più alta, dato che in alcune regioni italiane il tema viene sottovalutato da organi scolastici e medici.
Cosa è la DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Si tratta di deficit dell’apprendimento che riguardano i bambini e si rivelano durante i loro primi anni di scuola elementare.
Nel dettaglio i disturbi riscontrabili, e non obbligatoriamente correlati tra loro sono:
- DISLESSIA
- DISORTOGRAFIA
- DISGRAFIA
- DISCALCULIA
Dislessia: disturbo della lettura
È rilevata in bambini che incontrano grosse difficoltà durante la lettura, sia ad alta che a bassa voce. La lettura è lenta, innaturalmente spezzata, e di conseguenza porta alla parziale o totale incomprensione del testo.
Il bambino dislessico, per leggere bene e comprendere, deve concentrarsi pienamente e spendere molte energie; una mole di attenzione troppo grande, che porta a un rapido esaurimento delle risorse, cosicché il bambino, stremato e infiacchito dallo sforzo, non riesce più a seguire, non apprende, mostrandosi distratto e svogliato agli occhi della classe e degli insegnanti.
Disortografia: disturbo della grafia
Si evidenzia nell’atto pratico della scrittura, manifestandosi nell’incapacità di riprodurre graficamente i fonemi che compongono una parola. Questo causa una serie di errori come:
sostituzione o inversione delle lettere all’interno di un termine, mancata separazione tra le parole, errata applicazione delle regole ortografiche.
Ciò comporterà una notevole difficoltà da parte del bambino nel ricopiare un testo dalla lavagna, peccando in ritmo e velocità scrittoria.
Disgrafia: disturbo della scrittura
Correlata alla disortografia è la disgrafia, che riguarda l’aspetto prettamente motorio della scrittura.
La cattiva gestione degli spazi all’interno del foglio, l’errata impugnatura della penna e la marcata pressione del tratto (fino a bucare la pagina), sono gli aspetti più rilevanti che caratterizzano un problema di disgrafia.
Discalculia: disturbo del calcolo numerico
Unitamente alle difficoltà sintattiche e ortografiche, si presentano problemi anche a livello numerico e di calcolo.
Il bambino che soffre di discalculia fa fatica a riconoscere i numeri, invertendoli e non concependo il concetto di quantità che essi rappresentano, di conseguenza ha difficoltà nel calcolo e nel riconoscimento dei segni di addizione e sottrazione, non comprende le regole di riporto, non è in grado di mettere i numeri in colonna, così come non può enunciare un conto alla rovescia. Le tabelline, incubo per molti giovani studenti non avvezzi alla matematica, nei casi di discalculia diventano un monolite incomprensibile, e quindi non memorizzabile.
Chi ne è affetto?
Tutti i disturbi di apprendimento elencati sono da attribuirsi a un bambino affetto da DSA se questo è dotato di normale intelligenza e non presenta alcun tipo di danno neurologico.
I quattro diversi casi sopra spiegati possono presentarsi nella vita del ragazzino singolarmente o legati tra loro:
Dislessia e disortografia 60% Dislessia e disgrafia 43% Dislessia e discalculia 44%
Questi dati suggeriscono un approccio al problema non univoco, bensì differenziato e personalizzato a seconda delle combinazioni.
Ciò che è certa è invece l’ereditarietà e l’origine neurobiologica, in quanto risulta che nel 65% dei casi la DSA è riscontrabile in componenti della stessa famiglia.
I Pericoli
Il bambino affetto da DSA è un individuo pienamente autosufficiente, dotato di una normale intelligenza e nella maggior parte dei casi incline alla creatività e alla sensibilità.
Le difficoltà e gli insuccessi derivati dai disturbi di apprendimento sono spesso causa di frustrazione e calo dell’autostima, provocando di conseguenza un rifiuto verso lo studio, un precoce allontanamento dai propri sogni di realizzazione futura, e pertanto un desolante spreco delle proprie potenzialità.
Il ruolo dei genitori e degli insegnanti è fondamentale, in quanto devono essere loro i primi a captare il problema e ricorrere immediatamente ai ripari affinché il bambino non venga isolato nel suo percorso di apprendimento.
Individuare un alunno affetto da DSA non è mai scontato, in quanto si può spesso inciampare in alunni ingiustificatamente troppo pigri e svogliati senza alcuna difficoltà di apprendimento, e viceversa può accadere di additare uno scolaro di scarso impegno e attenzione non identificando e trascurando un caso di dislessia.
Soluzioni
Per assicurarsi è bene rivolgersi a un’equipe di specialisti formata da personalità quali: psicologici e logopedisti. A questi va affiancato un percorso scolastico specifico e personalizzato, diretto da una figura di sostegno, che punti a premiare e sottolineare i progressi che man mano porteranno il bambino ad acquisire piene potenzialità cognitive, scrittorie e oratorie, affinché esso possa ripartire e apprendere alla stessa velocità dei propri compagni di classe.
Consigli
La DSA va individuata e curata durante il periodo scolastico primario, in quanto con il passare del tempo, l’avanzamento del normale programma didattico e le esperienze negative che scaturiscono dai disturbi di apprendimento, rendono complicato e prolisso il superamento di tutti gli ostacoli, dilatando ancor di più i tempi se la questione viene affrontata in età adulta.
Diagnosi
Il percorso diagnostico multiprofessionale prevede una visita specialistica iniziale a cui fanno seguito una serie di incontri finalizzati alla valutazione cognitiva, delle abilità di lettura e scrittura, logico-matematiche, linguistiche e delle funzioni esecutive, in base alle difficoltà del soggetto. Segue una riunione di equipe sul caso, in cui viene redatta la certificazione.
La diagnosi viene posta dal neuropsichiatra infantile con semplici test di intelligenza, prove standard di lettura, calcolo e scrittura valutando se effettuare test complementari come o le prove di attenzione, di memoria e di percezione visiva ed è sempre necessaria una visita medica generale e un esame neurologico.
Per arrivare ad una diagnosi completa e precisa si possono effettuare anche un esame neurologico con elettroencefalogramma, visita oculistica ed ortottica permettendo di diagnosticare e di escludere da parte del medico altre problematiche che, pur presentandosi con un disturbo dell’apprendimento, non configurano un DSA come ad esempio accade nella disabilità intellettiva, nel disturbo da deficit di attenzione con iperattività (ADHD), nell’autismo, nei disturbi della condotta e nelle psicosi.
