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Displasia dell’anca nei bambini: l’importanza di una diagnosi precoce

Displasia dell’anca nei bambini: l’importanza di una diagnosi precoce

Subito dopo la nascita è bene che il neonato venga sottoposto a una visita ortopedica  ed effettuare precocemente un’ecografia dell’anca entro i primi 3 mesi dalla nascita.L’ecografia all’anca è un esame ecografico assolutamente non invasivo ma molto importante, che viene sempre consigliato per diagnosticare se c’è il rischio di un’anomalia congenita detta lussazione o displasia evolutiva dell’anca.

La displasia dell’anca è un problema che può presentarsi nel neonato: è importante diagnosticarla appena possibile, perché se curata precocemente non lascia conseguenze per il bambino: più che in una malformazione vera e propria, infatti, la displasia dell’anca consiste in un ritardo dello sviluppo dell’articolazione nel corso della vita intrauterina.

Più precoce è la diagnosi, migliore è la prognosi di guarigione, poiché l’osso nei primi mesi di vita è più duttile. l’esecuzione della cosiddetta manovra di Ortolani-Barlow è una prova che serve a vedere se il femore è dislocata o dislocabile dalla sua sede oppure no. La manovra deve essere effettuata al momento della nascita e poi ogni 15-30 giorni fino al compimento dei  3 mesi di vita del bambino.

Ma perché è consigliabile fare l’ecografia delle anche?

L’ecografia delle anche neonatale dura pochi minuti e non reca nessun fastidio al neonato.
Anche se non è un esame di routine, però, di fatto l’ecografia dell’anca viene prescritta ormai dalla stragrande maggioranza dei pediatri, a prescindere dall’esito della manovra di Ortolani-Barlow.

L’ecografia delle anche fa parte dello screening neonatale ed è consigliata sia ai maschi, sia alle femmine. Va eseguita, solitamente, entro i primi 2/3 mesi di vita, quando le anche non sono ancora particolarmente ossificate, permettendo la diagnosi e il trattamento precoce della displasia evolutiva dell’anca.

Perché succede?

La lussazione congenita dell’anca può essere associata a sindromi genetiche e fare parte di un corredo di varie altre patologie. Principalmente per un problema di spazio e di posizione del feto all’interno dell’utero, per cui l’anca non riesce ad incanalarsi correttamente nella sua sede.

Quali sono i rischi se la displasia non viene curata?

Se l’anca resta lussata dopo una certa età (quattro-cinque anni) diventa quasi impossibile riposizionarla, per cui ne consegue una grave zoppia. Ne derivano in età adulta alterazioni artrosiche che possono portare alla necessità di una protesi d’anca.

La displasia è curabile anche a 12 mesi di ètà, ma con minor probabilità di successo con la sola terapia conservativa, inoltre la terapia è sicuramente più lunga e non di rado il difetto deve essere corretto chirurgicamente.

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