La deglutizione deviata infantile e la terapia logopedica
Tra i 5 e i 6 anni, i bambini compiono un passaggio fondamentale, perlopiù naturale e impercettibile, dalla deglutizione infantile a quella adulta. Quando questo silenzioso passaggio non avviene si parla di deglutizione deviata infantile, anche detta atipica.
Le cause e gli effetti
È causata da abitudini viziate come il fatto che il bambino succhi il pollice e mangi le unghie, l’uso protratto del biberon o del ciuccio, ma anche anomalie posturali e la respirazione orale dovuta ad infezioni del cavo nasale. La deglutizione atipica comporta una protratta posizione della lingua in avanti, che causa modificazioni dello sviluppo del palato, delle arcate dentarie e dei denti, interessando, pertanto, anche la corretta pronuncia di parole, perché la lingua si interpone tra i denti nel parlare. Oltre a provocare danni più o meno gravi a carico dei denti che possono crescere storti, la deglutizione atipica può causare anche altri tipi di deficit tra cui quelli di tipo estetico, come la bocca sempre aperta e la poca espressività dovuta al funzionamento poco appropriato dei gruppi di muscoli interessati, di tipo posturale come la scoliosi, i piedi piatti, ma anche cefalee e divergenza oculare.
La rieducazione logopedica
La terapia è di competenza logopedica e si basa su una serie di esercizi che il bambino dovrà ripetere a casa più volte al giorno al fine di ristabilire l’equilibrio muscolare ed eliminare le posture scorrette. Per quanto la deglutizione sia un atto involontario, il bambino dovrà imparare il giusto movimento da eseguire per una corretta deglutizione, che poi diverrà automatico e inconscio. La terapia, se affrontata con responsabilità e costanza da parte del piccolo paziente, si conclude in media dopo dieci sedute. Oltre agli esercizi, è necessario che tutte le eventuali abitudini viziate vadano eliminate o corrette: si prescrive, dunque, un’abbondante dose di buona volontà.
