Le allergie alimentari possono comparire all’improvviso: in alcuni periodi come l’estate bisogna prestare attenzione ad alcuni alimenti. Scopriamo cosa mangiare e a cosa fare attenzione.
Le allergie alimentari riguardano anche i bambini di età inferiore ai tre anni, in una percentuale che si aggira tra il 6% e l’8%. La stragrande maggioranza supera spontaneamente l’ipersensibilità raggiunti i tre anni semplicemente crescendo. Ma mentre alcune allergie vengono superate (è questo il caso di quelle al latte vaccino e alle uova), quelle più gravi (alla frutta a guscio, ai legumi, al pesce e ai crostacei) possono durare tutta la vita. Questa reazione immunitaria, innescata con l’assunzione di un determinato cibo, piccola o grande che sia la quantità ingerita, è in grado di provocare problemi digestivi, eruzioni cutanee (dermatite atopica), gonfiore delle vie aeree, ma anche vomito, dolori addominali e nei casi più gravi lo shock anafilattico.
Consigli per l’estate
Negli ultimi dieci anni il numero dei bambini ricoverati per gravi reazioni allergiche è aumentato di sette volte e spesso la stagione più complice di tale malessere è l’estate. Infatti, l’allergia alimentare si incrocia spesso con quella ai pollini, perciò in questa stagione, benché sia la più generosa in materia di frutta e verdura fresca, sarà bene astenersi dal consumo di questi cibi crudi, perché alcuni allergeni del mondo vegetale sono molto simili strutturalmente ad allergeni della frutta: il sistema immunitario riconosce entrambi come estranei, e reagisce causando dal prurito in gola all’orticaria, fino all’ipotensione o alla dispnea. Un esempio eloquente è la betulla, il cui allergene è quasi uguale a quello della mela e della carota. Si consideri, inoltre, che piante, frutti e vegetali hanno in comune le profiline, allergeni che possono provocare reazioni crociate nei soggetti predisposti.
Cibi estivi: facciamo attenzione!
Tenuto conto che la reazione allergica si provoca per ingestione e raramente per inalazione dell’odore, che può causare crisi asmatica, nel bambino avremo più spesso allergia a uova, latte, grano e pesce. In particolare, in estate, chi è allergico alle graminacee dovrà evitare le pesche, il melone, prugne, albicocche, ciliegie, anguria, pomodori. Chi è allergico alla parietaria deve fare attenzione a piselli, basilico, gelso, melone, ciliegie. All’elenco, vanno aggiunti i crostacei, banditi per coloro che sono allergici alla polvere, e il kiwi.
E in vacanza?
Per trascorrere serene vacanze con i più piccoli, è bene che, individuati gli alimenti a cui si è allergici con lo specialista, insieme ad un dietologo si formuli la dieta migliore che supplisca ad eventuali carenze; al ristorante, ricordarsi di chiedere informazioni sugli ingredienti utilizzati nei pasti, ed evitare i cibi preconfezionati, di cui non si conosce esattamente il contenuto. Per i bambini, la regola “Chiedi prima alla mamma” nel caso di cibi da assaggiare, oltre ad essere un’ottima forma di educazione, è anche fondamentale per non andare incontro a spiacevoli imprevisti.